La casa delle infestazioni demoniache

La casa delle infestazioni demoniache

Edward e Lorraine Warren, famosi demonologi ed investigatori del paranormale della scena statunitense furono gli investigatori del caso denominato “Snedeker” che ha ispirato il film “The Haunting in Connecticut” conosciuto con il nome italiano de “Il Messagero” e proiettato nelle sale cinematografiche nel 2009.

I fatti hanno avuto luogo nel Connecticut (U.S.A.), nel 1986, anno durante il quale i newyorkesi Carmen e Allen Snedeker – con i loro tre figli – si trasferiscono al civico 208 Meriden Avenu di Sounthington, nei pressi del plesso ospedaliero ove il figlio Philip – affetto da un tumore aggressivo – era in cura per i trattamenti sanitari.

Riuscirono, nonostante le condizioni economiche avverse, a trovare un’abitazione idonea alle esigenze e ubicata a pochissimi metri dall’ospedale.

Durante il trasloco, Mr. Snedeker, intento a lasciare alcuni scatole, scenderà nel seminterrato e troverà, davanti ai suoi occhi, un’inquietante scena: le macchie di sangue visibili sulle pareti e la presenza di attrezzi medici lasciavano poco spazio all’immaginazione; la famiglia, infatti, da lì a poco scoprirà che l’abitazione acquistata, in precedenza, fosse occupata da un’agenzia di onoranze funebri e l’area del seminterrato era destinata, in particolar modo, alla preparazione dei cadaveri che precedeva il momento del funerale.

Si apre, a questo punto, un contenzioso tra il venditore dell’abitazione ed i suoi acquirenti che dichiararono di essere stati tenuti all’oscuro della precedente destinazione d’uso dell’immobile.

Lo spazio del seminterrato dell’abitazione fu destinato alla camera di Philip Snedeker e suo fratello che, sin dal principio, avevano denunciato ai loro genitori di alcuni fatti inspiegabili che si sarebbero registrati proprio nell’area all’interno della quale dormivano: essi dichiararono di udire, durante l’orario notturno, numerose voci differenti e di vedere, continuamente, figure “anomale” che si muovevano nell’abitazione. Se dapprima Mr e Mrs Snedeker non diedero importanza alle parole dei figli e dei nipoti che vivevano presso di loro, successivamente essi si ricrederanno; Carmen Snedeker dichiarerà che ben presto iniziò a trovare, in tutta l’abitazione, alcune foto di cadaveri, le quali venivano rinvenute nei cassetti degli armadi o nei mobili della cucina. Ad aggravare la situazione sarà quella che gli stessi definiranno una “alterazione del comportamento” che vedrà protagonista il figlio Philip: secondo quanto affermato dai coniugi, infatti, il comportamento del ragazzo diventa sempre più aggressivo, mutando radicalmente il suo atteggiamento.

Philip, in tempo concomitante gli accadimenti, iniziò a scrivere un diario segreto: tra le pagine di esso i genitori del giovane rinvengono alcuni componimenti dall’aspetto “inquietante”: i temi delle poesie composte erano, perlopiù, incentrati sulla necrofilia.

Impressionante era l’ordine della forma scritta contenuta nelle pagine del diario: questo insospettì maggiormente i coniugi Snedeker poichè, pur essendo visivamente la medesima caligrafia, sapevano che il loro figlio Philip accusava il disturbo di disortografia (correttezza ortografica) essendo un ragazzo con DSA.

I coniugi Snederker interrogarono il loro figlio sul contenuto di quelle pagine e sulla forma grafica quasi perfetta e, a quel punto, Philip risponderà che ad aiutarlo era stato l’Uomo. Il ragazzo, da pochissimo tempo dopo il trasferimento, accuserà dei forti disturbi del sonno che lo porteranno a riposare poco e male e ad avere delle forti allucinazioni che lo porteranno a vedere un Uomo che avrebbe ripetuto instancabilmente il suo nome; di questo disturbo, prestissimo, ne soffriranno anche gli altri due fratelli minori. Le allucinazioni di Philip vengono, dalla madre, razionalmente spiegate con i possibili effetti collaterali dovuti al “bombardamento” terapeutico e farmacologico al quale era sottoposto; queste congetture che volevano spiegare l’annebbiamento mentale di Philip verranno poi sementite dai dottori che lo avevano in cura.

Con il tempo, la situazione neurologica di Philip peggiora sempre più: egli, difatti, arriverà ad aggredire sua cugina, che viveva in casa Snederker, tentando – persino – una violenza sessuale nei suoi confronti. Saranno proprio i genitori del ragazzo a sporgere denuncia contro di lui per il reato commesso. La Polizia costringe Philip Snederker a sottoporsi ad un’attenta perizia psichiatrica dalla quale emergerà che egli è affetto dal disturbo di schizofrenia e ricoverato per quarantacinque giorni in una clinica psichiatrica specializzata. I disagi per la famiglia continuarono e si aggravarono; ben presto Carmen e Kelly, cugina di Philip, iniziarono ad avvertire delle forti sensazioni negative e, la stessa Kelly, dichiarerà di essere stata sessualmente abusata dall’entità malvagia di cui in tutta la casa si avverte la presenza. Una testimonianza analoga, a proprio carico, viene rilasciata da Mr. Snederker il quale dichiara di essere stato violato da una presenza “demoniaca”.

Carmen, più tardi, riuscirà a vedere le due entità presenti in casa ed a descriverle nei particolari.

Il ricorso a Ed e Lorraine Warren sarà immediato: I due investigatori del paranormale – protagonisti del caso Amityville del 1975 – esorcisti ed esperti in demonologia i quali, a seguito delle loro indagini, dichiareranno di aver visto la presenza di due demoni e molteplici entità; esse sarebbero state, secondo la dichiarazione degli esperti, vittime del crimine di mutilazione e necrofilia da parte dell’addetto alle onoranze funebri, il quale era già stato condannato per questo reato. L’abitazione di 208 Meriden Avenu fu da loro esorcizzata. Molti sono i pareri discordanti che riguardano il caso Snedeker: alcuni, infatti, sostengono che quanto narrato non sia mai accaduto e che sia frutto di un escamotage mediatico atto a lucrarvi.