Sette sataniche e  manipolazione distruttiva.

Sette sataniche e manipolazione distruttiva.

Il satanismo, come visto, si basa su azioni rituali che rappresentano una ribellione totale all’etica, alla morale naturale. Esso, secondo alcuni studi (Mastronardi, 2006) ha anche un rapporto privilegiato con la magia nera, confluendo in correnti transculturali e appunto rituali di tipo africano e sue derivazione afrobrasiliane. Attraverso tali commistioni si sono anche modificati ed “evoluti” riti e tecniche quali il vudu, la santeria e la neostregoneria. Tali  riti contemplano, sovente, sacrifici animali e umani.

All’interno del concetto di setta, soprattutto esaminandone le dinamiche e il funzionamento, non si possono escludere, al pari, i concetti di manipolazione mentale, controllo del comportamento, del pensiero, delle emozioni e delle informazioni (Hassan, 1999).

Il controllo mentale viene amplificato attraverso l’utilizzo di sostanze chimiche, come allucinogeni, droghe, psicofarmaci,  intervenendo negli aspetti che regolano la realtà fisica del soggetto, il controllo del contesto, quindi abitazioni, vestiti, abitudini alimentari, del sonno; attraverso un controllo mentale costante, al fine di ottenere un’interiorizzazione delle nuove credenze e dei precetti del gruppo;

attraverso un controllo delle emozioni, con sensi di colpa e clima di paura, fobia o terrore vero e proprio; attraverso un controllo dell’informazione per ridurre progressivamente le capacità critiche e la percezione della realtà circostante.

Tra le tecniche di manipolazione mentale che possono essere utilizzate all’interno di una setta troviamo:

  • Love bombing: un vero e proprio bombardamento d’amore, messo in atto sin dai primi momenti. Lusinghe, seduzione contatti fisici carichi affettuosamente, molto attenzione e dedizione al nuovo arrivato. Lo scopo è ricreare un ambiente familiare.
  • Mantenimento dell’obbedienza al gruppo: disciplina rigida che prevede controllo e punizioni al momento della trasgressione.
  • Senso di colpa: rinforzo del bisogno di cambiamento rispetto alla vita precedente.
  • Rifiuto dei vecchi valori: critica e condanna ripetitiva e costante di valori e credenze precedenti.
  • Pressione del gruppo: sfruttamento del bisogno di appartenenza.
  • Confessioni: sollecitazioni a confessare e dichiarare debolezze personali, dubbi intimi, segreti.
  • Additare: sottolineare le ingiustizie del mondo esterno e degli altri.
  • Gerarchia sfarzosa: accettazione dell’autorità e promesse di avanzamenti.
  • Metacomunicazione: utilizzo di tecniche subliminali o simil ipnotiche.
  • Abuso verbale: desensibilizzazione con un vero e proprio bombardamento di un linguaggio volgare.
  • Crisi d’identità: portare la persona a dubitare e criticare della propria identità, inculcando anche falsi ricordi e modificando ricordi positivi del passato, rietichiettandoli.
  • Isolamento: la setta si sostituisce alla famiglia e agli amici che vengono allontanati e banditi.
  • Sorvegliamento degli adepti: gli adepti vengono affiancati e accompagnati sempre da qualcuno che possa attuare un certo controllo.
  • Ripetitività: il neofita viene invitato a ripetere ossessivamente parole, strofe, attività, suggestionandolo.
  • Privazione del sonno: indebolimento del fisico e maggiore vulnerabilità.
  • Droga e psicofarmaci:  somministrazione per indurre e facilitare la manipolazione psichica.
  • Regole inflessibili: scansione precisa di attività quotidiane per creare un disorientamento nel neofita.
  • Privazione del senso del tempo: rimozione dei riferimenti temporali, orologi ed altro, nonché delle informazioni e notizie su ciò che accade nel mondo.
  • Disinibizione: favorire una regressione a comportamenti infantili, incentrandoli sull’obbedienza.
  • Giochi: introduzione di giochi con regole poco chiare o comprensibili.
  • Cambiamento della dieta: creare indebolimento psicofisico e quindi emotivo.
  • Fatica fisica: introduzione di attività ripetitive stancanti fisicamente e mentalmente.
  • Obblighi finanziari: accrescere la dipendenza dal gruppo con dipendenza di tipo economico, introducendo le donazioni.
  • Approvazione controllata: alternanza tra premi e punizioni.
  • Dottrina confusa: introduzione di dottrina e lezioni complesse e volutamente criptiche.
  • Codice di abbigliamento: rimuovere progressivamente l’individualità, attraverso una conformità al codice di abbigliamento del gruppo.
  • Eliminazione della privacy: limitare la vita privata, per impedire riflessioni o giudizio.
  • Ipnosi e trance: introdurre o facilitare suggestionabilità del soggetto con attività affini alla meditazione.

Le tecniche di manipolazione e condizionamento attuate da alcune sette criminali determinano, sovente una profonda destrutturazione psichica del soggetto. I reati compiuti all’interno delle sette o attraverso esse sono di certo puniti dalla normativa attuale che però, al contempo, non sembra sufficiente. Tra l’altro, è stato abrogato l’art. 603 del c.p. che puniva il reato di plagio, creando un “vuoto di tutela” nel nostro ordinamento (Di Fiorino, 1990).

Il pericolo delle sette sataniche e pseudo sette è di certo quanto mai attuale.  Il problema, come delineato, non è solo sociologico ma anche e soprattutto psicologico e giuridico. Ampliando ciò che sosteneva J.M. Abgrall (1996), se da un lato, un gruppo di individui che si riuniscono intorno ad una ideologia, sotto un velo di segretezza, non costituiscono, di fatto, un pericolo, lo diventano quando, introducono tecniche particolari di manipolazione. In tal caso, spingono gli appartenenti verso una completa dipendenza, favorendo una progressiva alterazione della realtà e un discontrollo delle cognizioni, emozioni e comportamenti, indietreggiando nella scala di civilizzazione. Su tale fronte, diventano così  realtà e strumenti pericolosi e coercitivi, trasformandosi in vere e proprie sette criminali.

Oggi, sarebbe alquanto auspicabile un potenziamento dei programmi e delle politiche di intervento e di rafforzamento con lo scopo primario di fronteggiare la minaccia settaria, nelle svariate sfaccettature e manifestazioni, anche e soprattutto tutelando i bambini, così come emerge da numerose associazioni e da professionisti impegnati da anni nel settore. 

Lo stesso SCO, Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, riferisce che il fenomeno di “sfruttamento” dei bambini nelle sette è in allarmante aumento nel nostro Paese, con ulteriore coinvolgimento anche dei preadolescenti e adolescenti, considerato il proliferare, tramite web, dei gruppi di satanismo acido. Il problema è tutt’altro che risolto, considerando anche le richieste e le evidenze, ugualmente allarmanti, provenienti dagli altri paesi europei in  seno al Consiglio d’Europa e al Comitato per gli Affari Legali e i Diritti Umani e la Protezione dei Minori contro le Derive settarie (Rapporto Rudy Salles,  10 aprile 2014).

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