Lega, tortura, uccidi

Lega, tortura, uccidi

di Jessica Grecchi

Lega, tortura, uccidi: BTK

22 marzo 2004, un terrificante serial killer del Kansas ricompare dopo 30 anni. Quasi tutti lo davano per morto, in prigione o svanito nel nulla.

Dannis Rader noto come BTK killer iniziò ad uccidere nel 1974 ed è uno degli esempi emblematici di serial killer sadico sessuale. Legava le vittime, le imbavagliava e le strangolava con una corda. Questo gli procurava piacere sessuale.

Da bambino torturava gli animali e aveva un particolare feticismo per la biancheria da donna. Questi comportamenti furono poi riscontrati nel modus operandi e nella firma del killer.

Rader dopo aver torturato e ucciso le sue vittime, infatti, sottraeva la biancheria intima dalla scena del crimine per poi indossarla in un secondo momento.

Il primo omicidio fu la strage di un’intera famiglia. La famiglia Otero.

Dannis li aspettò sul retro della casa e quando aprirono la porta per fare uscire il cane, lui entrò. Portò la famiglia in camera da letto al piano superiore e legò loro mani e piedi. In quel momento si rese conto che aveva il volto scoperto e che le sue vittime avrebbero potuto riconoscerlo. E così decise di ucciderli. Iniziò mettendo una busta di plastica sulla testa del capofamiglia, stringendola al collo con una corda. Quando l’uomo svenne passò quindi a strangolare la donna, fino a che anche lei non svenne. Si accorse, subito dopo, che l’uomo era rinvenuto bucando la busta di plastica e quindi ne mise un’altra sopra per soffocarlo fino alla morte, poi strangolò la figlia. Nel frattempo, la signora Otero rinvenne e pregò Dennis di risparmiare il figlio ancora vivo. Dennis uccise entrambi. Quando la bambina rinvenne la portò in cantina e la impiccò ad un tubo.

Confessò al giudice di aver provato del piacere sessuale dopo che la bambina morì. Successivamente cominciò anche una lunga relazione epistolare con i giornali.

I conoscenti di Dennis dipinsero l’uomo come ossessionato dal rispetto delle regole. In quanto ispettore comunale era sempre pronto a contestare violazioni, anche le più insignificanti. Portava un distintivo e lo usava per intimorire. Si atteggiava da sceriffo, ma nonostante questi comportamenti, fu considerato come un insospettabile in quanto marito, padre e anche uno stimato membro della comunità. Grazie al suo lavoro riusciva ad entrare in casa delle vittime. Per conto del municipio partecipava al censimento della città, raccogliendo informazioni sulle possibili vittime. Una volta all’interno dell’abitazione si trasformava in un mostro.

Non violentava sessualmente, ma lasciava tracce di sperma sui corpi, segno di un impulso sessualeRader si eccitava con il totale dominio e controllo della vittima, legandola, torturandola, soffocandola e vestendo la sua biancheria intima.

Secondo Meloy (1998) un’eccessiva quantità di aggressività istintuale e l’assenza della capacità relazionale oggettuale di creare legami farebbe parte di una patologia del carattere, la cui grandiosità manifesta e il comportamento violento sarebbero volti al dominio e al controllo del proprio mondo interno, abitato da oggetti persecutori che minaccerebbero costantemente la struttura del sé.

Le vittime accertate di Reader sono 10, ma si suppone ce ne siano altre mai ritrovate.