
Esperimento Universo 25
di Mirco Turco
Nel XX secolo il sovraffollamento era motivo di preoccupazioni e l’etologo John Calhoun condusse un esperimento alquanto interessante e bizzarro sui topi, realizzando un apparente giardino dell’Eden.
In questo giardino, i topi avevano sempre a disposizione ogni tipo di risorsa, tra acqua, cibo e clima ideale …
In tale habitat, all’inizio, furono introdotte quattro coppie di topi e con il passare del tempo, ogni 55 giorni il numero delle nascite raddoppiava. Dopo circa 1 anno e mezzo, vi erano oltre 2200 topi. In fondo, quale situazione migliore per accoppiarsi! Accesso illimitato di cibo, assenza di predatori e pericoli!
Come prevedibile, presto, si stabilì una vera e propria gerarchia, composta da maschi alfa dominanti che controllavano l’harem femminile. Altri topi si ritirarono in zone limitrofe, isolandosi progressivamente.
Le lotte però divennero costanti ed estenuanti e i maschi alfa smisero di difendere il loro gruppo. Non solo … le femmine, sottoposte a questo “clima” di continua violenza, cominciarono a trascurare la loro prole. La degenerazione era già alle porte!
Anche le femmine diventarono più aggressive e smisero di procreare. Inoltre, si registrarono comportamenti sessuali compulsivi, con episodi di accoppiamento tra topi dello stesso sesso, atti di cannibalismo e riduzione progressiva di relazioni e legami sociali.
Dopo il giorno 600, i topi smisero completamente di difendere il proprio territorio e si limitarono a compiti base, come nutrirsi. Svanirono quasi tutti gli schemi sociali.
A distanza di circa 5 anni dall’inizio dell’esperimento, la popolazione di topi si estinse completamente!
John Calhoun fece notare che oltre ai comportamenti di violenza e compulsivi, una percentuale dei topi si “ritirò” socialmente, mentre altri cercarono di sfuggire all’ambiente ormai caotico, scavando tunnel per sfuggire. Altri ancora, costruirono delle vere e proprie barricate, con lo scopo di non avere contatti con le zone più violente. Di fatto, la gerarchia sociale si sgretolò progressivamente.
Se, da un lato, il problema studiato era il sovraffollamento, con conseguenti effetti in termini di accudimento e cura, socialità, procreazione, ne deriva anche la riflessione sensata di quali possano essere gli effetti della perdita di ruolo all’interno di una data comunità!
Certo, l’essere umano non è un topo, comunque …